Borgo Rivola, l'ex casa cantoniera diventa la «porta del parco»
Cambio d’abiti per la Casa cantoniera di Borgo Rivola, che grazie a un finanziamento regionale si trasformerà in un centro multifunzionale dedicato al turismo naturalistico.
«Si tratta di un intervento condiviso - spiega Alfonso Nicolardi, sindaco di Riolo Terme con delega ai Lavori pubblici - nel quale sono coinvolti il nostro Comune e l’ente del Parco della Vena del Gesso, il quale si occuperà della realizzazione del progetto. Visto che mancava una porta di accesso al Parco, diversamente da quanto esiste già nelle vallate del Santerno e del Lamone, e visto che questo stabile sorge proprio nel cuore del Parco in frazione Borgo Rivola e che la Provincia lo aveva già messo all’asta senza trovare interessati, abbiamo chiesto a quest’ultima di avere in comodato d’uso quel bene e ci è stato concesso».
Un primo step per la sicurezza. «Questa prima fase - ha dichiarato Nicolardi - prevede la messa in sicurezza dello stabile. L’edificio è in condizioni abbastanza buone, ma richiede degli interventi, per i quali verranno impiegati in totale 200mila euro, frutto di un finanziamento regionale compartecipato dal comune di Riolo Terme».
Poi un secondo step per ridare vita all’immobile dismesso. «Una volta conclusa la messa in sicurezza - a parlare è sempre Nicolardi - tramite i progetti che stiamo candidando a diversi bandi legati al turismo e alle zone naturalistiche, stiamo pensando di allestire un centro visite dedicato alla speleologia, sia perché nel Parco altri ambiti sono già presidiati, sia perché il movimento speleologico ha un grosso impatto nella nostra zona. I locali saranno inoltre utilizzabili dal Comune per eventi, mentre un ulteriore obiettivo sarà quello di farne una foresteria, cioè un piccolo ostello con 20-25 posti, poiché la Casa cantoniera è situata in un punto che torna utile per chi fa tutta la traversata del Parco della Vena del Gesso. Potrebbe essere un ottimo punto intermedio in cui far sosta e un luogo fruibile da tutti coloro che ogni anno visitano la Grotta di Re Tiberio». (Carlo Alberto Nenni)