Referendum Trivelle, i numeri dell'offshore ravennate
Il distretto dell’oil&gas è di grande rilevanza all’interno del tessuto economico ravennate e, in questo momento, difficilmente sostituibile. L’articolazione è complessa: ci sono le imprese di servizio alle piattaforme e quelle che hanno sviluppato competenze nella progettazione e costruzione.
Tra le principali realtà ci sono la Rosetti Marino, Micoperi, F.lli Righini, Bambini, Cosmi, Rana e molte altre. Non è quantificabile con precisione l’indotto fatto di trasporti e fornitori delle più svariate dimensioni. Fatto sta che meno di un anno fa (giugno 2015) lavoravano 6.700 unità dirette, scese in soli sei mesi (dicembre 2015) a 5.800 unità (perlopiù contratti a termine non rinnovati), pari a un calo del 13% del totale. L’associazione ravennate dei contrattisti offshore, Roca (Ravenna Offshore Contractors Association), ha stimato che è realistico un ulteriore calo entro metà 2016 a 4.250 unità, considerando cassa integrazione, mobilità e licenziamenti: -27% in un solo anno. Una situazione molto complessa per il più importante distretto del settore del Mediterraneo.
Il principale motivo è il basso prezzo del petrolio, sceso dagli oltre cento dollari al barile ai 27 di gennaio/febbraio e poco sopra i 40 oggi. Un prezzo che non è nemmeno vicino a ripagare i forti investimenti che servono per estrarre olio e gas per i quali è necessario un prezzo stabilmente intorno ai 65/70 dollari al barile. Va da sé che le multinazionali che dominano il settore hanno di conseguenza congelato ogni investimento e le prospettive di sviluppo del settore a livello globale.
Ad inquadrare di quante concessioni, piattaforme e pozzi di estrazione stiamo parlando entro le 12 miglia delle coste ravennati sono i dati disponibili sul sito della Dgs-Unmig (Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche - Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse) del Ministero dello Sviluppo economico: sono 15 le concessioni con 47 piattaforme collegate a 319 pozzi di produzione. (r.e.)