Problemi di verde e viabilità a Santo Stefano, la parola al comitato cittadino
Da poco più di un mese Salvatore Pappalardo è presidente del comitato cittadino di Santo Stefano e si trova a dover fare i conti con diversi problemi di viabilità, sicurezza stradale e sfalcio del verde. «Le priorità sono tante - racconta -, ma molte le abbiamo dovute accantonare perchè di difficile gestione». Tra queste rientrano la pista ciclopedonale tra Santo Stefano e Carraie - «impossibile da realizzare per via di un problema di aree non praticabili» e la costruzione di una rotonda all’ingresso del paese per rallentare il traffico, ma «l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Fagnani, sostiene che non sia fattibile, in quanto manca lo spazio. Stiamo comunque cercando di tenere il paese vivo e pulito anche tramite lo sfalcio dell’erba, altro capitolo su cui ci stiamo spendendo molto. Quest’attività viene appaltata dal Comune all’associazione Papa Giovanni XXIII, ma ogni volta il lavoro lascia a desiderare perchè quest’azienda non è dotata di mezzi idonei. L’anno scorso, per limitare i danni, abbiamo dovuto chiamare Azimut, ma quest’anno siamo da capo. In molti casi sono gli stessi cittadini che si interessano dello sfalcio e si arrangiano come possono. Può sembrare un problema da poco, ma abbiamo la necessità di mantenere aree pulite e accessibili perchè, se non puliamo i parchi, poi questi non vengono utilizzati. Ci sono cose che non si possono fare, altre invece sì, e vorremmo che almeno questa rientrasse nelle azioni possibili». Da parte sua, l’ex presidente Fabio Cannata ha sottolineato invece il lavoro svolto negli ultimi mesi. «Ci sono diversi punti che abbiamo avuto la fortuna di risolvere, come ad esempio il problema dell’illuminazione pubblica nella ex zona pep. Tramite Aido siamo riusciti a realizzare un’area di sgambamento per cani di 1500 metri quadrati dietro la farmacia. Grazie alla partecipazione di tutte le attività del paese, a Natale siamo riusciti a montare le luminarie e a sostenere i costi per l’allestimento di un grande albero illuminato». Tra le criticità, invece, l’ex presidente annovera l’alta velocità su via Cella e un manto stradale poco praticabile a causa delle radici che spingono sotto l’asfalto. «Inoltre sarebbe ora di istituire un mercato cittadino e di aprire qualche nuovo negozio». In paese da 14 anni, Cannata ha lasciato Bologna per costruirsi casa nella frazione a pochi chilometri da Ravenna. «Anni fa questo paese aveva oltre 50 attività ed era in competizione con la vicina San Pietro in Vincoli. C’erano diversi barbieri, più di un supermercato e ben tre pompe di benzina. Inoltre c’erano anche le scuole elementari e le medie. Sarebbe bello ricreare una realtà di quel tipo, ma ci vorrebbe un bell’appoggio da parte del Comune e degli schieramenti politici. Ci vorrebbe qualcuno che avesse voglia di prendere in mano la situazione, ma purtroppo le iniziative non sono legate alla volontà del singolo, bensì a quella dei partiti. Purtroppo il forese viene sempre messo in secondo piano: come si dice, ‘lontano dagli occhi, lontano dal cuore’. E dire che l’assessora al Bilancio (Valentina Morigi è originaria di Santo Stefano, ndr) dovrebbe avere a cuore il futuro del proprio paese. Il bilancio è anche frutto dei nostri contributi, che valgono come quelli versati dai ravennati. Sappiamo però che quando si parla di soldi, è difficile trovare alleati».