E' morto Antonio Cinosi, responsabile ravennate della Cisl Romagna. Lascia una moglie e un figlio.
Cinosi era diventato segretario generale della Cisl Ravenna dopo la nomina di Giorgio Graziani alla guida del sindacato regionale, poi in seguito alla fusione, aveva mantenuto un ruolo di coordinamento, pur non diventando segretario generale della nuova realtà per motivi di salute.
LA CARRIERA IN CISL
Dopo gli studi, nel maggio del 1979 è entrato a far parte degli organismi della Cisl e oltre ad avere ricoperto l’incarico di segretario Generale Territoriale e Regionale della Fisascat (categoria dei servizi-commercio e turismo) dal marzo 1981 al giugno 2006 è stato componente del Direttivo e dell’Esecutivo Nazionale di categoria rappresentando la federazione anche nelle commissioni trattanti dei principali contratti di lavoro dei settori terziario, turismo e servizi.
E’ stato anche consigliere di fondi pensioni negoziali fino al 2014.
Ha assunto l’incarico di Segretario Generale della Cisl di Ravenna dal febbraio 2010 al marzo 2013, anno in cui il congresso ha sancito la costituzione della Cisl Romagna accorpando i territori di Ravenna – Forlì Cesena e Rimini entrando a far parte della segreteria confederale con delega alle politiche socio sanitarie e responsabile dell’ area ravennate.
E’ stato tra i principali protagonisti nella costruzione della Cisl Romagnola e una delle figure portanti della Cisl di Ravenna degli ultimi 35 anni.
E’ stato inoltre nel consiglio generale nazionale della Cisl Confederale.
IL CORDOGLIO
Massimo Fossati, segretario generale Cisl Romagna, e la segreteria Cisl Romagna:
Questa notte
Antonio Cinosi ci ha lasciato. Ha combattuto fino all’ultimo respiro la sua battaglia contro la malattia che da tempo l’aveva colpito.
Antonio ci mancherà. Ci mancherà il suo sorriso, la sua voce, tonante, che echeggiava nei corridoi della sede, la sua intelligenza e la sua umanità; una disponibilità rara all’ascolto, al farsi carico dei problemi degli altri.. Antonio era un sindacalista capace, tenace, un gran lavoratore.
Il Sindacato era la sua vita la sua missione, la sua seconda famiglia.
La Cisl perde un amico e un collaboratore prezioso.
Tutti noi oggi , uomini e donne della Cisl, operatori e dirigenti di questa organizzazione, gli iscritti, siamo vicini alla famiglia in questo triste e doloroso momento.
Ci rimarrà il ricordo del suo operato nella nostra organizzazione e nella comunità che ha abitato, i suoi preziosi consigli, la sua disponibilità a mettersi in gioco, sempre.
Fabrizio Matteucci (sindaco di Ravenna): «Esprimo alla moglie Silvia,al figlio Enrico e agli amici della Cisl le più sentite condoglianze per la scomparsa di Antonio Cinosi. Ho conosciuto Antonio come un sindacalista preparato, battagliero e collaborativo. Per anni ci siamo confrontati con lealtà e chiarezza. Antonio esercitava la sua funzione di dirigente della Cisl con passione e la consapevolezza della responsabilità di rappresentare i lavoratori e i pensionati. Porto con me il ricordo di una persona buona, che credeva nei valori della solidarietà e dei diritti del lavoro. Un forte abbraccio alla famiglia e agli amici della Cisl».
La Cgil di Ravenna esprime profondo cordoglio per la prematura scomparsa dello stimato dirigente sindacale della Cisl Antonio Cinosi. “In questo momento di grande dolore - commenta il segretario generale della Camera del lavoro di Ravenna, Costantino Ricci - il nostro pensiero va ai familiari di Antonio e a tutti i colleghi della Cisl. Di Antonio vogliamo ricordare, innanzitutto, la serietà e il grande impegno che ha dedicato alla difesa dei lavoratori. Era sempre pronto al dialogo per trovare la soluzione migliore nell'interesse dei lavoratori. Negli ultimi anni il territorio ravennate ha attraversato un momento difficile per l'economia e per l'occupazione, anche in una fase così complessa con Antonio si é sempre riusciti a trovare un punto di incontro. Il suo carattere mite, affiancato da una grande professionalità e cultura, ha sempre contraddistinto l'operato di Antonio. Il mondo del lavoro perde una persona preziosa e di grande umanità”.