Banda larga nel forese, aziende non informate
di Federica Ferruzzi. Il Comune si appresta a portare la banda larga nel forese, ma molti dei diretti interessati, ovvero le ditte che si trovano nelle aree indicate, non sono al corrente del servizio che diventerà realtà solo nei prossimi mesi. I tralicci, che hanno un raggio di copertura di dieci chilometri, sono stati installati nelle aree di proprietà dell’Amministrazione in via dell’Arrotino a Roncalceci, nei pressi del campo sportivo di via Romea Sud a Fosso Ghiaia, in via Dismano, a San Zaccaria, e in via del campo sportivo a Mezzano. Proprio qui, ad esempio, dalla ditta Roncuzzi srl, hanno spiegato di non essersi accorti di nulla. «Non siamo stati contattati da nessuno - raccontano al telefono - tantomeno ci hanno detto come fare per usufruire del servizio». A Roncalceci la linea è stata attiva un paio di giorni per il collaudo, ma per la presentazione ufficiale si dovrà aspettare il 20 aprile, quando il progetto verrà illustrato alle 20.45 al centro polivalente di via Taverna. L’assessore comunale alle Attività produttive, Massimo Cameliani, ha fatto sapere che «il progetto, attuato da LepidaSpA, è stato pianificato in collaborazione con i consigli territoriali, che avevano avanzato la richiesta, e con le associazioni di categoria, a cui avevo inviato tutta la documentazione relativa al progetto oltre 20 giorni fa. Sono loro che avrebbero dovuto presentarla alle imprese della zona. Al momento, comunque, i tralicci sono tutti accesi e il singolo cittadino o l’impresa possono richiedere l’attivazione». Già, perchè per usufruire del servizio serve un ulteriore passaggio. I cittadini dovranno infatti richiedere il servizio alle società Spadhausen con CesenaNet, e Stel, selezionate da LepidaSpA tra gli operatori di telecomunicazioni che hanno manifestato interesse al servizio a seguito di avviso pubblico. Queste società, avvalendosi di reti pubbliche per la fornitura della prestazione, applicheranno prezzi calmierati agli utenti che faranno richiesta di contratti. «I tralicci sono alti venticinque metri, la base è di due metri per due - spiega l’assessore -. Le antenne sono a basso impatto, in quanto irradiano una potenza bassa, molto ad di sotto di tutti i limiti posti dalle norme. L’impianto è costituito da tralicci e apparati radio in grado di estendere la rete di telecomunicazioni wireless a banda larga a queste località e alle frazioni limitrofe». L’iniziativa rientra nel più generale disegno di contrasto al divario digitale nel territorio dell’Emilia-Romagna. L’investimento complessivo dell’operazione è stato di un milione di euro ed è stato finanziato da Regione Emilia-Romagna/LepidaSpA per 800mila euro, necessari alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti. «I restanti 200mila euro - conclude l’assessore - sono stati coperti dal Comune grazie ai contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna». Nei prossimi giorni il progetto verrà presentato dal Comune in apposite riunioni che si terranno a San Zaccaria l’11 aprile, a Fosso Ghiaia il 13 aprile e a San Pietro in Trento il 20.