Il 19 gennaio La Macina in Senato per presentare il proprio modello educativo

Lo scorso maggio a Ravenna ha inaugurato «La Macina», una casa colonica del 1872 con un parco di 2000 metri quadrati gestiti dall'associazione Letizia. Con due saloni di ampie dimensioni e numerosi spazi sia interni che esterni, la struttura di via Faentina - che il 19 sarà al Senato dove è stata chiamata per presentare la propria esperienza - si propone come centro di aggregazione giovanile, una casa «aperta» che ospita un gruppo di 10 ragazzi disabili con l’aiuto di figure competenti nel settore. Alla regia del progetto ambizioso e complesso, ma che ha già portato numerosi risultati in pochi mesi, ci sono Vanessa Ballardini, Giuseppe Berlino e Veronica Sisti. Presidente de «La Macina», nata grazie al finanziamento di cinque nuclei familiari di ragazzi disabili, è Giovanni Santoro, a cui chiediamo di tracciare un bilancio dell'attività. Santoro, come sta andando l'esperienza della Macina? «Abbiamo pensato di puntare su diversi servizi per creare un luogo d’incontro con altre persone. Grazie a questi scambi e a continue relazioni con il territorio, 'La Macina' è diventata per i ragazzi lo strumento per vivere da protagonisti la loro vita apportando anche un contributo concreto al territorio. Dalla cucina, a buffet per le aziende, compleanni, matrimoni, battesimi, pranzi veloci per riunioni, affitto sale per eventi di terzi, presentazioni di libri e centro estivo, sono numerosi i servizi gestiti e offerti dal gruppo di ragazzi e volontari. Durante la settimana, inoltre, 'La Macina' si occupa di ospitare ragazzi disabili e scuole medie. Si pranza assieme, si fanno i compiti, si partecipa a momenti di formazione, uscite, preparazione degli eventi in programma, week end esperienziali e altro». Quali sono le sfide che vi aspettano nel 2016? «Il proposito è quello di continuare a mantenere il più possibile l' autonomia conquistata, in modo da creare una serie di servizi che possano supportare sempre meglio i ragazzi disabili. Da gennaio vorremmo aumentare loro lo stipendio perfezionando la parte operativa e creare un b&b. Il terzo settore sta diventando un punto fermo a cui si sta chiedendo di fare un salto di qualità, ed è anche su questo tema che si articolerà l'incontro al Senato del prossimo 19 gennaio a cui siamo stati invitati per presentare la nostra esperienza in materia di disabili e lavoro. L'aspetto interessante è che noi siamo una onlus e non una cooperativa sociale». La casa è anche sede delle diverse iniziative dell’associazione Letizia, che negli ultimi anni si è occupata di numerose campagne in favore dei più deboli... «I progetti sono numerosi e spaziano da 'La Carrozzina per Due', che offre assistenza a circa 300 famiglie all’anno donando materiale per la prima infanzia, al 'San Remo Rock', che ha coinvolto oltre 250 band da tutti Italia; dai 'parcheggi rosa per una città più gentile e cortese' alla campagna di sensibilizzazione 'Sei vuoi il mio posto prendi anche la mia disabilità'; da 'Ravenna BalneAbile', progetto che ha messo a disposizione 50 sedie speciali per accedere al mare a 'I Racconti del Baule Magico', che ha visto alcolisti, tossicodipendenti e disabili sul palco uniti nella diversità; dai progetti di logopedia e musicoterapia finanziati nelle scuole elementari allo sportello legale fino a corsi e percorsi in collaborazione con Coop Adriatica Ravenna». (Federica Ferruzzi)