Volley A2, una stagione positiva per la Consar Ravenna attesa ora dalla Coppa Italia
Marco Ortolani
Il campionato della Consar è terminato nella bolgia di Grottazzolina, dove sembra potersi realizzare un piccolo miracolo di paese, reso possibile da un bel radicamento nel territorio provinciale e da una passione speciale, testimoniata dal tifo scatenato che è stato un fattore decisivo nel piccolo palasport marchigiano. Grottazzolina e Siena si giocheranno l’unica promozione in Superlega, mentre per le altre ci sarà la Coppa Italia che la Consar (esordio il 1° maggio nei quarti di finale, in casa contro la vincente di Pordenone-Aversa) affronterà senza velleità e con dubbi legati all’impiego dei giocatori stranieri e di alcuni giovani impegnati con i campionati di categoria. Non è riuscita, quindi, l’impresa del 1988 e del 2011, quando conquistarono la promozione nella massima serie squadre a forte impronta territoriale, con sponsor, allenatori, dirigenti e buona parte dei giocatori provenienti da Ravenna e dai dintorni, ovvero la fisionomia della squadra di quest’anno. Una squadra vistosamente cresciuta nel corso della stagione, arrivata a rifilare l’unico 3-0 stagionale alla dominatrice (finora) Grottazzolina e a giocarsi fino al quinto set della gara di spareggio l’accesso alla finale playoff. Una logica sportiva «vecchio stile» indurrebbe a pensare che, con lo stesso organico, ci si potrebbe riprovare l’anno prossimo, con possibilità di riuscita ancora maggiori. Ma crescono i dubbi. Bonitta ha ripetutamente confermato, anche la dopo gara-3 a Grottazzolina, la sua adesione ad un progetto triennale che di anni, finora, ne ha fatti passare solo due. Le voci di un suo trasferimento nella Lega femminile statunitense, però, si intensificano e l’interessato preferisce non parlarne, rinviando le comunicazioni ad una prossima conferenza stampa. Difficile anche pensare che il formidabile Bovolenta possa farsi un altro anno di A2. Un giocatore di interesse nazionale deve muoversi nei palcoscenici più grandi ed è facile pensare ad un addio di «Bovolino» che quest’anno ha letteralmente incantato per giocate e comportamenti. Ripensando alla stagione la Consar può essere soddisfatta delle emozioni che ha saputo produrre. Un po’ meno dell’impatto sulla città, con un pubblico che si è aggirato sulle 1.000 presenze, andando ripetutamente sotto questa cifra. Bonitta individua in gara-2 contro Grottazzolina l’espressione migliore della sua squadra (ma sentiamo di poter aggiungere le partita contro Pordenone in regular e nei quarti playoff) e nello 0-3 contro Porto Viro la peggiore (ma potremmo aggiungere anche lo 0-3 contro Brescia, due settimane dopo). Secondo il coach è stato Jan Feri il giocatore più cresciuto, secondo una valutazione evidentemente più da allenamento che da campo, dove il goriziano si è visto poco.