Faenza, per la nutrizionista Gaia Nonni: « La salute passa anche dall’intestino»

Romagna | 02 Maggio 2024 Buon Appetito
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Ciò che scegliamo di introdurre nel nostro organismo attraverso l’alimentazione ha effetti molto incisivi sul nostro stato generale di salute, per questo è importante saper scegliere bene ciò che mangiamo regolarmente. Entrando nel dettaglio, un organo vitale, fondamentale per il processo di digestione, è l’intestino: grazie all’azione dei succhi enterici prodotti da ghiandole al suo interno, completa la digestione del cibo e inizia l’assorbimento dei nutrienti che esso contiene. Inoltre, assorbe acqua ed elettroliti e degrada e spinge gli scarti non digeribili verso il retto, per poi espellerli. Nello svolgimento di tutte queste vitali funzioni, l’intestino è aiutato da tantissimi microrganismi, appartenenti a centinaia di specie diverse, che costituiscono il cosiddetto microbiota. Questi batteri, oltre alla funzione metabolica e nutrizionale, hanno un ruolo insostituibile nel proteggere l’organismo dagli agenti patogeni, da un lato perché formano una sorta di barriera protettiva, dall’ altro perché rinforzano il sistema immunitario sostenendo l’attività antinfiammatoria. Sono batteri che si nutrono di ciò che viene digerito, e da lì forniscono nuove molecole che vengono assimilate dall’organismo. È, insomma, una sorta di ecosistema personale, unico per ognuno di noi, che ha il potere di condizionare la salute, le scelte alimentari e addirittura il successo o l’ insuccesso di una dieta. Per questo l’intestino è un organo che va assolutamente mantenuto in salute, e lo si riesce a fare egregiamente per mezzo dell’alimentazione. La prima scelta da fare è quella di scegliere cibi sani e nutrienti, con un ridotto apporto di grassi saturi cercando di aumentare il più possibile la varietà. Al cibo andrebbe associato un adeguato consumo di acqua (almeno 2l al giorno) e un regolare esercizio fisico. È una buona abitudine introdurre nella propria alimentazione il consumo di verdura cruda all’inizio di ogni pasto, magari condita con l’aceto e non con il sale; il consumo di carne rossa, formaggi e salumi andrebbe ridotto, mentre quello del pesce andrebbe favorito (molluschi e crostacei andrebbero, però, esclusi). Alcuni cibi creano maggiori disagi all’intestino e provocano gonfiori e dolori addominali, e per questo motivo andrebbero ridotti; in particolare, le bevande gassate, anche se senza zucchero, perché spesso contengono acido fosforico, che favorisce indirettamente la stipsi; gli zuccheri aggiunti, il latte e i suoi derivati e alcune verdure, specialmente broccoli, cavoli, cipolle, lattuga ecc... favoriscono il gonfiore. Al contrario i proibitici sono degli ottimi alleati nel riequilibrare la flora batterica, per questo un consumo quotidiano di bevande come il kefir potrebbe aiutare significativamente la regolarità delle funzioni dell’ intestino; le fibre, invece, sono un inestimabile aiuto nel favorire il transito intestinale. Ragionando il questo modo, la dieta mediterranea appare come il modello migliore per poter mantenere un microbiota sano, perché è uno stile di alimentazione che prevede un alto contenuto di fibre e un basso consumo di alimenti di origine animale. Da recenti studi è emerso che anche i cibi fermentati sono un naturale alleato del nostro microbiota, anche se, per poter riscontare dei benefici consistenti, il consumo deve essere costante. Un altro elemento da non sottovalutare, è che l’alimentazione deve sempre essere varia, perché è stato osservato che le diete monotone portano a una riduzione della biodiversità del microbiota intestinale, con conseguenze poco piacevoli per lo stato di salute generale di tutto l’organismo. Infine, è importante mantenere alcune abitudini, come masticare lentamente per non fare arrivare allo stomaco molecole troppo grandi, rispettare rigorosamente gli orari dei pasti per rendere periodiche le secrezioni gastriche, evitare di coricarsi subito dopo il pasto e mangiare in un ambiente tranquillo, concentrandosi su quello che si sta facendo senza lasciarsi prendere dalla fretta. Se si seguono con attenzione tutti questi accorgimenti la salute dell’ intestino e del microbiota non potranno che migliorare, con profondi e innegabili benefici per tutto l’organismo.

La ricetta: Risotto agli asparagi

Ingredienti:
Riso carnaroli
200 gr di apsaragi
Parmigiano-Reggiano qb
Brodo vegetale

Procedimento:
Pulisci gli asparagi e cuocili nel brodo vegetale in ebollizione per 5-6 minuti. Scolali, tenendo da parte le punte degli asparagi e frulla i gambi fino a ridurli a crema. In una padella tosta il riso e aggiungi il brodo gradualmente e circa a metà cottura aggiungi la crema di asparagi e porta il riso a cottura. A fiamma spenta unisci il parmigiano e manteca il tutto per qualche minuti.
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