In attesa della nuova guida del 2025, ecco le eccellenze segnalate da Slow Food per le migliori «bionde» di Romagna

Romagna | 24 Aprile 2024 Le vie del gusto
in-attesa-della-nuova-guida-del-2025-ecco-le-eccellenze-segnalate-da-slow-food-per-le-migliori-bionde-di-romagna
Riccardo Isola - Il mondo della birra, in Romagna, non è una novità. Da anni piccole aziende, micro birrifici, imprenditori nati magari dal fai da te e poi cresciuti continuano a realizzare sorsi dissetanti, ricchi di schiuma e dal sapor di luppolo e malto di altissima qualità. Lo attesta da anni, anche e soprattutto, la critica nazionale che, per mano degli assaggiatori di «Guida alle birre d’Italia», ne disegnano la portata e lo stato dell’arte. A oggi, secondo l’ultima pubblicazione la Romagna vede segnalati cinque i birrifici artigianali. Tre sono in provincia di Ravenna, «Bizantina» del capoluogo, «Bajon» a Porto Corsini e il «Birrificio Valsenio» di Casola Valsenio. Spiccano poi «Claterna» di Castel San Pietro (Bo) e «Mazapégul» di Civitella di Romagna (Fc). Quest’ultimo raggiunge anche il riconoscimento di Eccellenza, l’unica delle sette arrivate nrll’intera regione. Nello specifico la critica per ogni realtà segnalata cita anche singole tipologie che colpiscono per qualità e identità di sorso. «Bajon» ne ha ben cinque referenze segnalate.  «Farmer» (keller molto beverina), «Vienna» (affumicata), «Euforia» (Ipa), «Beccobiondo» (doppelbock) e «Lombroso» (tostata). «Bizantina» se ne porta a casa quattro tra cui c’è la «Darsenale» che riceve l’eccellenza. Altre segnalazioni arrivano per la «Pilota» (Pils), la «Corsini west» (Apa) e «Bollard» (Ipa americana reinterpretata). Nelle colline faentine il «Birrificio Valsenio» riceve note di merito soprattutto per «8bre» e la «Redneck». Ma non solo. Minoia, mastro birraio del piccolo sito produttivo casolano, riceve lodi per la sua grande capacità di realizzare edizioni stagionali. Spostandoci in altre province ecco «Mazapégul» di Civitella. Un birrificio che ottiene ben tre eccellenze: «Millemosche» (la sua storica birra), «Hesperia» (ramata anche questa storica) e «Befana Befana» (stout profonda). A queste se ne aggiungono altre tre come «Iris» (floreale), «Curva Mare» (omaggio ai tifosi del Cesena calcio) e «Complessa (barrel). Al confine tra Romagna ed Emilia la citazione di una realtà che produce con grande e caparbia qualità è quella di Castel San Pietro Terme. Si tratta di «Claterna» dove le birre segnalate sono sei. Due con eccellenza: «Rusticana» prodotta da prugne selvatiche e «Alisa» birra fruttata e affinata in legno. Le altre sono «Zio Joe», «Nonno Gualtiero» (Kellers pils), «Pietro» (Stout) e «Affumicotta». Infine le birre si producono ma soprattutto si bevono. Ecco allora alcuni templi laici del sorso che vengono evidenziati come da non perdere in questo fazzoletto di territorio. In totale sono una trentina. Per il territorio ravennate e faentino ci sono: Beer messenger (Cervia), Da Boe (Cervia), Dog and duck (Faenza), In fermento (Faenza), The Ale House (Faenza) e Darsenale (Ravenna).

Questa la pattuglia delle trenta realtà che producono nel territorio
Per quanto riguarda la Romagna della produzione brassicola dall’imolese al riminese, quest’ultima la vera capitale dell’arte della fabbricazione della birra, si contano una trentina di aziende. Vediamole territorio per territorio.

IMOLESE
Nell’ambito del territorio di confine tra Emilia e Romagna abbiamo tre realtà oggi attive. Si tratta di Hopinion Beer e Birrificio Non Retorico a Imola a cui si aggiunge Birra Claterna a Castel San Pietro.

RAVENNATE
Nel comprensorio del capoluogo ravennate le aziende che si dedicato all’arte brassicola sono invece sei. Parliamo di Bajon (Brew Pub) a Porto Corsini, i birrifici artigianali Beerserk a Bagnacavallo, La Mata a Solarolo, Valsenio a Casola Valsenio e l’Italian Craft Brewery Icb a Ravenna. In più si aggiunge il Beer Firm di Bizantina sempre a Ravenna.

FORLIVESE-CESENATE
Ben più ampio e composito è l’universo che caratterizza il territorio delle province di Forlì e Cesena. Qui le realtà arrivano a essere dieci. Ci sono i Beer Firm di Bifor Srl a Forlì, Birra Maraffa, Marialti e Pasqui a Cesena, Malti e Bassi Brew family a Predappio. Per quanto concerne i birrifici artigianali questi sono il Mazapégul di Civitella di Romagna, San Giuseppe, Marialti a Cesena e Tenuta La Fiera di Mercato Saraceno. Chiude la pattuglia il Brew Pur Mastrobirraio di Cesena.

RIMINESE
Capitale indiscussa, in Romagna, dell’arte della fermentazione del luppolo e del malto è sicuramente Rimini. Qui arriviamo a quota tredici realtà. Ci sono i Beer Firm di Birra Arduini-Birra viola a Cattolica, Birra Leoni a Riccione, Birra Riminese a Mulazzano, il Birrificio Z’am Steg di Rimini, l’Imbeerita di Morciano di Romagna, la Birra del Bagnino di Morciano di Romagna e La Birra di paolino di Misano Adriatico. A queste si aggiungono i birrifici artigianali 1843 – Bubbles srl di Rimini, il Birrificio Artigianale Sammarinese di Serravalle, il Noiz di Santarcangelo e il Beha Brewing Company di Rimini. Chiudono la squadra il Brew Pub Hops! Di Riccione e Target 2000 Spa sempre di Riccione ma che produce birre a marchio proprio da microbirrifici terzi.


Una legge regionale per aiutare  il settore
Saranno 200mila euro le risorse che la Regione mette a disposizione per i micro birrifici artigianali del territorio. «Come istituzione, e soprattutto con l’appoggio unanime del Consiglio regionale - spiega la presidente della Commissione Politiche economiche di Bologna, la consigliera Manuela Rontini - con questo intervento abbiamo voluto sostenere la ricerca di unicità e riconoscibilità del prodotto che queste realtà portano avanti». Per Rontini «stiamo parlando di un prodotto che possiamo definire giovane. Oggi il nostro Paese è il quarto produttore mondiale di birra artigianale, e l’Emilia Romagna è tra le realtà leader a livello nazionale assieme alla Lombardia, Veneto e Piemonte. Il testo di legge - sottolinea la consigliera regionale - nasce da un’iniziativa dei consiglieri ed è stato approfondito con produttori e associazioni durante i lavori preparatori, lunghi ma molto approfonditi e puntuali, svolti nella commissione regionale che presiedo. Il confronto con Unionbirrai - prosegue - è stato prezioso e continuo: siamo partiti dal considerare alcune caratteristiche di questo settore produttivo. A produrre e commerciare birra sono per lo più giovani imprenditori che utilizzano prodotti locali e valorizzano le tradizioni artigianali e agricole emiliano-romagnole». Dal punto di vista normativo e ideale «la nuova legge ha l’obiettivo di creare opportunità non solo in termini economici, ma anche occupazionali e sociali, di presidio per le comunità. La maggior parte dei microbirrifici, infatti, sorge in zone decentrate o collinari, con una filiera corta, un rapporto molto stretto tra produttore e consumatore. Ma - conclude Rontini - è la qualità il vero motore. Qualità che deriva dal metodo di lavorazione, dalle materie prime e dalla professionalità degli addetti».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-in-attesa-della-nuova-guida-del-2025-ecco-le-eccellenze-segnalate-da-slow-food-per-le-migliori-bionde-di-romagna-n44231 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione