Spaventoso attacco di lupi all’azienda agricola di Luigi Piscaglia: Coldiretti Forlì-Cesena chiede interventi urgenti
Un nuovo e spaventoso attacco di lupi ha colpito, per la seconda volta in pochi mesi nella zona, l’azienda agricola di Luigi Piscaglia, situata a due passi dall’oasi di Montetiffi - FC. L’incursione ha riguardato nuovamente i bovini, causando ingenti danni e seminando preoccupazione tra gli operatori del settore agricolo e gli abitanti della zona. Questo episodio, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 settembre, ha visto coinvolto probabilmente un branco di lupi che ha assalito il bestiame, provocando gravi perdite economiche e mettendo in luce l’urgenza di misure concrete per fronteggiare il fenomeno.
Il direttore di Coldiretti Forlì-Cesena, Alessandro Corsini, ha espresso profonda preoccupazione per l’ennesimo attacco: "Siamo di fronte a una situazione sempre più insostenibile per i nostri allevatori. Il ripetersi di episodi di predazione sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese zootecniche, già provate da difficoltà economiche e climatiche. È fondamentale che le istituzioni locali e nazionali, insieme all’Unione Europea, prendano provvedimenti rapidi e mirati per proteggere il nostro patrimonio zootecnico."
Il declassamento del lupo da specie “particolarmente protetta” a “protetta” rappresenta un primo passo per la gestione più equilibrata del problema, ma per Coldiretti è solo l’inizio. "Siamo molto soddisfatti che finalmente la problematica venga affrontata in modo concreto anche a Bruxelles," ha dichiarato Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena. "Il nostro obiettivo è garantire la sicurezza e la serenità dei nostri allevatori, che da troppo tempo convivono con il terrore di perdere il proprio bestiame. L’attacco all’azienda Piscaglia è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che richiedono risposte immediate e incisive."
La presenza del lupo sul territorio, pur avendo un valore ecologico, sta diventando un problema sempre più rilevante per la zootecnia locale.
Coldiretti Forlì-Cesena sottolinea a gran voce la necessità di azioni mirate che, oltre a proteggere il bestiame, prevengano il rischio di escalation nei comportamenti predatori. "Non possiamo permetterci di rimanere inerti di fronte a questo problema. Ogni attacco rappresenta non solo una perdita economica, ma anche un colpo psicologico per i nostri allevatori, che vedono compromesso il frutto di anni di lavoro e sacrifici," ha concluso Alessandro Corsini.