Russi, morte Bergamini: per il giudice fu ucciso. Condannata l'ex fidanzata, si sta vagliando la posizione del cugino
16 anni di reclusione: è questa la condanna inflitta dai giudici della Corte d'assise di Cosenza dopo 8 ore di camera di consiglio a Isabella Internò, accusata di omicidio in concorso con ignoti per la morte dell'ex fidanzato, il calciatore del Cosenza Donato Denis Bergamini, avvenuta a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989.I giudici hanno ridimensionato la richiesta dell'accusa - 23 anni - concedendo le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. La corte ha anche escluso le aggravanti della crudeltà e dell'uso di sostanze venifiche. L'imputata è stata quindi condannata al risarcimento dei danni da quantificare in separata sede.Prima della sentenza l'imputata aveva detto in dichiarazioni spontanee: "Voglio solo dire che sono innocente e non ho commesso niente. Lo giuro davanti a Dio. Dio è l'unico testimone che non posso avere al mio fianco". Tra i banchi la sorella di Denis, Donata Bergamini con i figli Denis, Andrea e Alice. Bergamini era nato ad Argenta, aveva giocato nell'Imola calcio dal 1982 al 1983 poi era stato al Russi per due stagioni. Nell'85 era passato al Cosenza dove è rimasto fino al suo decesso avvenuto quando aveva 27 anni.
I giudici hanno anche deciso di trasmettere alla Procura della Repubblica di Castrovillari gli atti relativi ad un cugino dell'imputata, Roberto Internò, per valutare la sua posiione nell'omicidio dell'ex giocatore. Roberto è il fratello di Dino Pippo, che è risultato essere stato indagato e poi archiviato in un filone parallelo di indagine della Procura di Castrovillari sulla morte di Bergamini.