Ravenna, NeroFermento, una startup del food «bizantina» al Parlamento Europeo delle Imprese
Si è svolta il 14 novembre scorso a Bruxelles la sesta edizione del Parlamento Europeo delle Imprese. L’evento è stato organizzato da Eurochambres in collaborazione con il Parlamento Europeo e promosso da Unioncamere Europa. Nell’emiciclo al terzo piano dell’edificio Paul-Henri Spaak si sono riuniti oltre 700 imprenditori appartenenti ai 27 Stati membri. Tra questi, 76 provenienti dall’Italia ma uno soltanto da Ravenna: si tratta di Stefano Silvi, fondatore e Ceo di NeroFermento.
NeroFermento è una startup innovativa, nata dall’incontro tra agricoltura e tecnologia, che produce e commercializza aglio nero fermentato, anche bio, nelle varianti a spicchi o in polvere. Una realtà unica nel suo genere, da sempre paladina di una crescita sostenibile. Come socia di Cheftochef emiliaromagnacuochi, e della sua estensione locale Ravennafood, è sostenitrice di una gastronomia innovativa e di qualità elevata che fonda le sue radici nei prodotti della tradizione locale.
Durante le tre sessioni di lavoro, gli imprenditori hanno avuto l'opportunità di confrontarsi su temi cruciali per l'economia europea, come l'energia, lo sviluppo delle competenze ed il commercio internazionale.
Nella prima sessione, l’assemblea ha discusso di come «Liberare il potenziale del mercato unico in termini di competenze e capitale umano», la consultazione successiva è stata dedicata al grande tema della crisi energetica. In questo caso, sono state individuate una serie di opzioni, come la diversificazione delle fonti energetiche, l'efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Durante la terza e ultima seduta, i partecipanti si sono concentrati su come l'Europa può rafforzare la sua competitività in un contesto globale incerto. È stata evidenziata l'importanza di investire nella ricerca e sviluppo, promuovere l'innovazione e garantire una formazione qualificata. «In questo contesto è emerso chiaramente il ruolo delle piccole medie imprese quale struttura portante dell'economia europea - ha commentato Silvi -. Le Pmi sono l'anima dell'Europa, sono quelle che creano posti di lavoro e fanno innovazione. È importante che le istituzioni a Bruxelles sostengano queste realtà, facilitando gli scambi commerciali e l'accesso ai finanziamenti».
Approfondisce Silvi: «C’è stata una richiesta, da parte di tutti noi partecipanti mediante lo strumento della votazione, di facilitare gli scambi commerciali sia all’interno dell'UE che verso l’esterno. Siamo stati informati dell’imminente accordo commerciale con la Nuova Zelanda e con il Messico, sulla falsariga di quanto già avvenuto con il Canada. Questo apre importanti scenari anche per le piccole aziende come le nostre, food e non solo, e sicuramente la nostra regione con le eccellenze ne gioverà».
«È stata fatta anche la richiesta di facilitare l’accesso ai finanziamenti. Le risorse - aggiunge Silvi - ci sono, ma la frammentazione delle politiche economiche, finanziarie e fiscali di ciascun Paese ne complica la redistribuzione. In questo senso, in un’ottica di competitività globale, il confronto con gli USA è impietoso avendo loro un sistema più snello e centrale».
Conclude il fondatore di NeroFermento: «La mia esperienza al Parlamento Ue è stata un'occasione per confrontarsi con altri imprenditori europei, discutere di temi cruciali per l'economia europea. Ho apprezzato l'opportunità di far sentire la mia voce e di contribuire alla definizione delle politiche europee che riguardano le Pmi».