Ravenna, Cagnoni: oggi la sentenza della Cassazione per l'omicidio di Giulia Ballestri
E' in corso a Roma, davanti alla corte di Cassazione, la discussione sul caso Matteo Cagnoni, il dermatologo ravennate 55enne condannato sia in primo che in secondo grado all'ergastolo per l'omicidio della moglie 39enne Giulia Ballestri avvenuto il 16 settembre di 5 anni fa. Con una conferma dell'ergastolo gli Ermellini potrebbero chiudere il caso che ha destato tanto scalpore nell'opinione pubblica ravennate. Ma i giudici potrebbero anche decidere di disporre un'Appello bis. Il procuratore generale chiedendo il rigetto della richiesta della difesa di un nuovo appello ha spiegato che "non vi è necessità di una perizia perchè la sentenza di secondo grado è invincibile". Nonostante Cagnoni non abbia mai confessato il delitto della moglie, il suo nuovo legale, Gabriele Bordoni, ha deciso di non puntare sulla responsabilità del medico e di ritenere non contestabili le sentenze di primo e secondo grado, ma ha voluto giocarsi tutto con la richiesta di una perizia psichiatrica che possa valutare le condizioni dell’uomo al momento dell’omicidio. I medici del carcere ravennate di via Port’Aurea dove Cagnoni è detenuto hanno rilevato la sua instabilità psichica, così come il suo legale che gli ha fatto visita più volte, ha spiegato come il suo assistito abbia una sorta di black out e non ricordi la mattina dell’omicidio. Nelle scorse settimane Mario Cagnoni, padre dell'imputato ha risarcito la famiglia Ballestri e le tre associazioni ravennati costituitesi parti civili con 4 milioni di euro, come diposto dal giudice di primo grado.