Elezioni comunali in Romagna: da Forlì a Lugo, da Cesena a Cervia, ballottaggio probabile
Chi andrà al ballottaggio dopo il voto del 26 maggio? In Romagna si vota nei capoluoghi Forlì e Cesena, ed in entrambe i casi è molto probabile che per eleggere il nuovo sindaco servirà il secondo turno (previsto per domenica 9 giugno). Anche in queste città è il centrosinistra a partire favorito, governando da tanti anni, ma il centrodestra pare quanto mai agguerrito. Anche in provincia di Ravenna due città, le più grandi, rischiano il ballottaggio: sono Lugo e Cervia.
FORLI'
A Forlì la sfida più equilibrata, in campo cinque candidati sindaco: Giorgio Calderoni del centrosinistra e Gian Luca Zattini del centrodestra sono i probabili papabili per il secondo e decisivo turno. Outsider Marco Ravaioli (Forlì SiCura), Veronica San Vincente (L’Alternativa per Forlì) e Daniele Vergini (M5S).
CESENA
A Cesena invece ben sette candidati, ma i due big sono Enzo Lattuca (centrosinistra con liste civiche) e Andrea Rossi, imprenditore sostenuto dal centrodestra unito, che salvo sorprese duelleranno anche al secondo turno. Gli altri saranno autsider: Antonio Barzanti (Casapound), il civico Vittorio Valletta (Cesena Siamo Noi), Luca Capacci (lista Fondamenta), Claudio Capponcini (M5S), Davide Fabbri (Cesena in Comune).
LUGO
Sono quattro i candidati in corsa per salire le scale della Rocca. Davide Ranalli, il sindaco in carica, è sostenuto da cinque liste: oltre al Partito democratico, accanto al primo cittadino ci sono Partito repubblicano e Verdi oltre alle due liste civiche Sinistra per Lugo e Insieme per Lugo. Ranalli nel 2014 incassò il 48,39% al primo turno e dovette vedersela al ballottaggio con Silvano Verlicchi e la lista civica Per la buona politica (21,87% assieme alle liste civiche Lugo popolare e Lugo libera). Un appuntamento storico, quello del ballottaggio, che vide Ranalli sfiorare il 60%. Ma quest'anno le cose sono cambiate, i candidati sono la metà (nel 2014 erano ben 8) e le coalizioni hanno cambiato perimetro. Ranalli ha visto la convergenza di Pri, Verdi e di una fetta di sinistra che 5 anni fa gli mancava. Silvano Verlicchi, invece, ha fatto un passo indietro e con Davide Solaroli l'asse politico si è spostato verso destra. Il candidato che oggi siede in consiglio sotto il marchio Per la buona politica, infatti, ha incassato l'esplicito sostegno dei partiti di centrodestra: Forza Italia, Udc e Fratelli d'Italia sono raggruppati nel simbolo Uniti per Lugo, mentre la Lega Nord, forte dei consensi raggranellati lungo tutto lo Stivale, non ha voluto rinunciare al proprio simbolo e alla propria lista di candidati al consiglio. Ranalli parte favorito e Solaroli, insegnante, è lo sfidante più accreditato per andare avanti fino al ballottaggio e tentare lo sgambetto. Il Movimento 5 stelle si affida a Mauro Marchiani, operatore di soccorso sanitario e figura nota nel volontariato lughese (dopo aver ricoperto i vertici della Contesa estense oggi è presidente della Pro Loco). Il suo predecessore, Domenico Coppola, nel 2014 incassò il 12,13%. Se i Cinque stelle non riusciranno a portare il proprio candidato al ballottaggio, sarà interessante vedere come gli elettori del Movimento voteranno all'eventuale spareggio in giugno: potrebbero convergere su Solaroli per tentare lo storico ribaltone come successo di recente a Imola dove, con ruoli invertiti, i voti leghisti al secondo turno sono andati tutti alla candidata grillina. Ma, più probabilmente, chi crede nei Cinque stelle sarà poco propenso a votare altri simboli e altri candidati. Sulla scheda ci sarà anche la falce e martello di Rifondazione e Pci a sostegno di Valeria Ricci. La candidata, sostenuta dal sempreverde Secondo Valgimigli (candidato sindaco nel 2014, al primo turno ottenne il 4,29%), è stata assessore per qualche mese nella giunta guidata da Davide Ranalli fino alla rottura consumata sul tema dell'estrazione di gas metano ai tempi dell'autorizzazione alla coltivazione del giacimento oltre al fiume Senio, in territorio bagnacavallese. La candidatura di Valeria Ricci difficilmente potrà impensierire gli altri ma, in caso di ballottaggio, potrebbe rientrare nelle trattative per allargare il fronte del centrosinistra.
CERVIA
A Cervia sono quattro i candidati sindaco che si affrontano nelle elezioni amministrative del 26 maggio. Massimo Medri, gran favorito per il dopo Coffari, è il candidato del centrosinistra ed è appoggiato da quattro liste: Cervia Ti Amo, Cervia Domani - Pri, Progetto Cervia - Italia in Comune, Pd. Pierre Bonaretti è invece il candidato del Movimento 5 Stelle ed è appoggiato dalla sola lista del movimento pentastellato. Stesso discorso per Gianluca Gattamorta, candidato sindaco di È Sinistra Unita che vede sotto lo stesso simbolo Pci, Prc, Possibile e Sinistra Italiana. Infine in corsa Dino Cellini, candidato della Lega e appoggiato anch'egli dalla sola lista del Carroccio.