Dal 2 marzo tornano i «Lõn ad mêrz» al teatro dei Filodrammatici
In dialetto si chiacchiera, si ride, si canta, «non si parla di Dio ma con Dio» per citare Raffaello Baldini, qualche volta ci si lamenta, si prega, si inveisce ma in alcuni casi in dialetto si fa pure dell’approfondimento. E proprio a questo nobile scopo torneranno in marzo, ogni mercoledì alle 20.30 al teatro dei Filodrammatici di Faenza, i «Lõn ad mêrz», cinque incontri sul dialetto romagnolo che tornano per il terzo anno, nati dalla preziosa sinergia tra la Filodrammatica Berton, padrone di casa, e l’Istituto Schürr, oltre che il Centro per il Dialetto Romagnolo della Fondazione Casa Oriani. Ne saranno protagonisti studiosi, cultori, divulgatori e musicisti, nomi che compaiono con frequenza su queste pagine, alle prese con le loro materie di competenza.
In particolre, lunedì 2 marzo sarà in scena la Bãnda de Grel in «I bël dla Rumãgna» con Mauro Platani. Il 9 marzo toccherà a Mario Gurioli, impegnato su «Cvãnd u s’ andeva a treb». Il 16 marzo sarà la volta di Cristina Ghirardini su «Al fôl dla Rumãgna», il 23 Valeria Miniati parlerà del tempo dei proverbi col un intervento dal titolo «La nev marzulẽna» e il 30 marzo Giuliano Bettoli e la Filodrammatica Berton ricorderanno Arturo de’ butigõ.