Riapre il parco San Francesco martedì 15, è il più centrale della città
Verrà inaugurato martedì prossimo, 15 luglio alle 21, il rinnovato Parco San Francesco in Corso Garibaldi di fronte all’omonima chiesa. Oggetto di un programma di riqualificazione, il giardino è fra i più centrali di Faenza. Nacque a inizio ’900 con un perimetro di pseudo-mimose in fregio alla statua di Torricelli; al 1936 risale invece gran parte dell’alberatura attuale, con i cedri di fondo, due lecci e i quattro Ginko biloba che costituirono una novità assoluta per Faenza (l’albero, di provenienza estremo-orientale, era sconosciuto in Romagna; poi si è affermato per l’elegante portamento e la bellezza delle tinte autunnali giallo-oro). In quell’occasione vennero realizzati due vialetti diagonali, poi resi cruciformi. In anni recenti il giardino, pur sempre frequentatissimo, in particolare dai bambini, era andato incontro ad un progressivo degrado, con scomparsa del prato, sostituito per metà da polverosa e spelacchiata terra battuta, e deperimento anche di molte piante. Su proposta di alcuni cittadini (Claudio Giurin, Anna Gaeta, Marco Valtieri), venne elaborato a partire dal 2012 un progetto di vero e proprio restauro, promosso dal Comune, proprietario dell’area, e curato dall’Isia di Faenza - concorso interno vinto da due studentesse, Ramona Nannini e Irene Barnes - con il coinvolgimento degli alunni della vicina scuola primaria «Pirazzini» e di volontari del Dopolavoro Ferroviario.
Oltre alla parte botanica (eliminazione e sostituzione piante secche, potature, ecc.), è stata realizzata una serie di strutture per la sosta (tavoli pic-nic, panchine) e per il gioco dei bambini; sui quattro lati sono state create nuove aiuole che ospiteranno piante officinali - salvia, rosmarino, erica, lavanda - e bulbose: giunchiglie, tulipani, iris, crochi. Si sono aggiunte poi quattro aperture ad «imbuto» che invitano ad entrare. E’ stata rifatta ex novo l’illuminazione, anche a terra con led calpestabili, ed è stato completamente ripristinato il manto erboso. Soprattutto, sulla preesistente recinzione sono stati apposti steli metallici ricurvi (verso l’interno) di differenti altezze, destinati ad esser coperti da rampicanti: gelsomino, glicine, edera, vite americana, caprifoglio, rose, vitalba. L’effetto finale dovrà esser quello di una «bolla» verde avvolgente e che separa i frequentatori dal circostante traffico cittadino. Per questo fine-settimana sono previsti gli ultimi lavori di verniciatura per cui i volontari cercano ulteriori volontari (basta presentarsi sul posto). Il costo complessivo dell’operazione, circa 50mila euro, è coperto da contributi di Regione E/R, Lions e Rotary, Area 51, Energy Casa, Biogas Italia e Fondazione Banca del Monte Cassa Risparmio Faenza. (Sandro Bassi)