I Granturismo sabato 29 al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo
I Granturismo sono la grande incognita della musica romagnola di oggi. Il gruppo guidato dal cesenate Claudio Cavallaro – e se non c’aveste fatto caso, già il cognome tradisce incognite ben poco romagnole – ha un potenziale veramente enorme ed è una delle realtà musicali più originali in circolazione. Le canzoni dei Granturismo hanno la forza dei classici, imperniate come sono su echi celentaneschi e solida fascinazione per il rock americano delle radici. La band, dal canto suo, non fa granché per promuoversi e forse è solo per questo che non ha ancora conquistato la ribalta che merita. Motivo in più per non perderli sabato 29, quando suoneranno al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo. Per farsi un’idea di che personaggio sia Cavallaro – cantante baritonale, richiestissimo dj rivierasco e surreale maître à penser di Facebook - consiglio di cercare in rete l’intervista appena rilasciata al direttore artistico di Live&More, Giovanni Bagnari, dove Cavallaro discetta di dischi, snack cioccolatosi degli anni ’80, erbe allucinogene brasiliane e Grande Fratello. Per quanto attiene alla musica, date quel paio di coordinate iniziali, basti sapere che l’ultimo album dei Granturismo (uscito per l’eroica etichetta russiana Brutture Moderne) si chiama «Caulonia Limbo Ya-Ya» e vive delle suggestioni tropicaliste di una repubblica delle banane in cui si fa colazione con «birra e biscotti», ci si ubriaca di parole e si ammazzano le giornate tra amori impossibili e fughe al mare fin troppo possibili. Lo stile prescelto è il sedicente calypso-punk, in sostanza un ruvido rock esistenziale da spiaggia profumato di esotismo caraibico. Di quanti altri potreste dirlo? (f.sav.)