Inaugura venerdì 24 gennaio alle 18 la mostra "Giulio Ruffini (1921 - 2001). La mia terra. Segni e colori della memoria" nella sala del Carmine di Massa Lombarda, fino al 16 febbraio.
Massa Lombarda dedica un affettuoso ricordo al maestro Giulio Ruffini, a poco più di due anni dalla scomparsa.
Nato a Villanova di Bagnacavallo, Ruffini è stato tra gli artisti romagnoli più noti in ambito nazionale. Inizialmente a contatto con il movimento neorealista, nel 1952 ha vinto il “Premio Suzzara”. Nel ’54 ha allestito la sua prima mostra personale a Bologna e partecipato alla Biennale di Venezia. Nel 1955 è stato invitato alla Quadriennale romana. Tra gli anni ’60 e ’70 ha svolto intensa attività espositiva ed è presente ad importanti rassegne artistiche a livello nazionale. Attratto dalla poetica informale, si colloca sulla linea dell’espressionismo europeo, affrontando tematiche sociali, ma traendo anche ispirazione dalla dimensione ambientale e domestica del proprio vivere. Nel 1997, la città di Ravenna gli ha dedicato una grande mostra antologica nelle sale della Loggetta Lombardesca. Le ultime “grandi mostre” risalgono al 2002 (La scomparsa della Romagna) a Forlì e a Fusignano e al 2007-2008 (L’occhio del poeta) alla Manicalunga della Biblioteca Classense di Ravenna. Dopo la scomparsa, è uscito il volume Album a disegni, ideato ed impaginato dal Maestro.
La mostra, ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, riprende uno dei cicli tematici più importanti dell’intera opera ruffiniana, incentrato sulla perdita del paesaggio agrario e della civiltà rurale. In visione sono dipinti e disegni dagli anni ’60 fino al primo scorcio del Duemila,tra i quali anche il celebre dipinto intitolato La scomparsa della Romagna risalente al 1983: vero e proprio grido di dolore dell’artista, di fronte ad un paesaggio naturale trasformato in immensa discarica invasa da macerie e rovine, frammenti e resti “simboli” dell’estinto mondo contadino. E’ il pittore navigatore nel suo tempo il Ruffini che viene ricordato in questa mostra, tra le grandezze tragiche della società industrializzata e il disfacimento doloroso della civiltà rurale.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Massa Lombarda nell’ambito della tradizionale festa paesana dedicata a San Paolo, con la collaborazione tecnico-scientifica dell’Istituto regionale per i beni culturali.
La mostra, allestita nella suggestiva cornice dell’ex Chiesa del Carmine, è aperta al pubblico nei seguenti orari: Venerdi 16-19; sabato e domenica 10-12/16-19. Ingresso gratuito.