Capitaneria di Porto, bilancio 2013 positivo
La Capitaneria di porto di Ravenna, Comando regionale dell’Emilia Romagna ha convocato,il 31 dicembre, una conferenza per tracciare un bilancio del 2013. La Direzione Marittima di Ravenna, comandata dal Capitano di Vascello Giuseppe Meli, ha lavorato sui 120 chilometri della fascia costiera romagnola quale centro di coordinamento e Comando di riferimento per un’azione sinergica e mirata sul territorio."Anche per il 2014- ha sottolineato Meli- il nostro impegno sarà la tutela della navigazione e la salvaguardia delle vite umane in mare".
I 300 militari dislocati lungo l’intera costa hanno garantito il corretto svolgimento delle numerose funzioni istituzionali di competenza delle Capitanerie di porto di Ravenna e Rimini, degli Uffici circondariali marittimi di Porto Garibaldi e Cesenatico, nonché degli altri quattro Uffici Locali marittimi dipendenti.
239 sono state le persone assistite nel 2013 nel corso di oltre 50 operazioni di soccorso ed assistenza a favore di altrettante unità da diporto e mercantili.
Inoltre, anche quest’anno, con l’avvio della stagione balneare e l’incremento di tutte le attività turistiche e del numero di presenze lungo le coste, in attuazione delle disposizioni impartite a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, la Capitaneria di Ravenna ha intensificato l’attività di vigilanza in mare (in rafforzamento dei servizi istituzionali già svolti) con l’impiego intensivo dei battelli costieri in dotazione e dei loro equipaggi specializzati. Tra le finalità principali, l’operazione “MARE SICURO 2013” si è proposta di assicurare la più elevata vigilanza per un pronto intervento nelle acque costiere antistanti i litorali comunali dove si concentrano massive presenze di bagnanti e diportisti. Nel solo periodo estivo ci sono stati quasi 9000 controlli e 80 persone soccorse tra diportisti e bagnanti.
La Sala Operativa della Capitaneria di porto di Ravenna ha, in diverse occasioni, laorato in sinergia con altre Forze Armate e di Polizia come nel caso dello schianto del velivolo militare statunitense F16 con pilota a bordo, del 28 gennaio cui hanno preso parte mezzi e personale di diverse Amministrazioni militari, oltre che americane,fino al recupero delle componenti del velivolo e della salma del pilota.Tra i vari interventi operati dalla Guardia Costiera, quello del 16 aprile, condotto con l’ausilio di personale dei Vigili del fuoco di Ravenna, per contenere un incendio a bordo nella Motonave FISKELA ormeggiata nel porto di Ravenna, come anche il coordinamento dei soccorsi in occasione della collisione tra un’imbarcazione da diporto ed un supply vessel nelle acque prospicienti la piattaforma di estrazione metanifera denominata “Angela/Angelina”.
A tutto ciò, si sommano i numerosissimi interventi svolti a favore di bagnanti e diportisti in difficoltà che, hanno chiesto aiuto alla Capitaneria di porto di Ravenna attraverso il “Numero Blu 1530 di soccorso in mare”. Gli ispettori del “Port State Control” del nucleo di Ravenna hanno compiuto oltre 100 ispezioni a bordo di unità battenti bandiera estera, con la finalità di verificarne la conformità alla normativa internazionale in materia di sicurezza della navigazione e di tutela dell’ambiente marino.
Successo anche per l’iniziativa ministeriale “Bollino blu” a cui la Capitaneria di porto di Ravenna, come le altre Capitanerie regionali e nazionale, ha dato corso, per valorizzare e garantire la sicurezza della navigazione attraverso un sistema mirato e coordinato di controlli in mare, che al contempo hanno permesso di venire in contro alle esigenze dei diporti, evitando sovrapposizione di competenze tra più Forze di Polizia nell’effettuazione delle ispezioni svolte in mare. Sotto l’aspetto ambientale, l’attività svolta dai mezzi in mare per il monitoraggio delle acque del litorale romagnolo si è concentrata soprattutto nel periodo estivo, quando sulla riviera si riversa un elevatissimo numero di turisti e bagnanti: molti i controlli sulla filiera ittica per contrastare la pesca illegale.Sempre per tutelare la filiera ittica, a dicembre, l'operazione Clear label ha permesso di controllare tutte le fasi della commercializzazione, dal mare alla tavola. La sola Direzione Marittima di Ravenna, nel 2013, ha effettuato 2.500 controlli; staccato 258 verbali per illeciti amministrativi, per un totale di 370.000,00 euro di sanzioni pecuniarie inflitte; segnalato all’Autorità Giudiziaria 27 soggetti;
sequestrato 106 tonnellate di prodotto ittico di varia natura, oggetto dell’attività illecita rilevata e circa 300 attrezzi da pesca (professionali e sportivi) poiché impiegati per attività illecita per un valore complessivo superiore ai 200 mila euro.
Gli illeciti riguardavano la truffa e la frode ai danni del consumatore finale per l'introduzione in commercio di prodotti ittici sottomisura privi delle indicazioni geografiche e della denominazione di origine del pescato.