FAENZA | Sosta, centro a strisce blu, parcheggi vuoti
A distanza di alcuni giorni dall'entrata in vigore del Piano sosta in centro due domande si sentono ripetere sempre più spesso. La prima è quella che chiede dove mai siano andati a parcheggiare i faentini visto che in centro storico c'è il deserto? Ed ancora, alla luce di questa desolazione, la seconda è quanto spera di ricavare ed incassare il Comune? Sulla prima domanda trovare una risposta non sembra essere semplice. I tradizionali spazi dedicati al parcheggio, nelle immediate vicinanze del cuore urbano manfredo, sono infatti per lo più vuoti durante le ore del giorno. Stalli blu in bella vista e poche macchine, sono la fotografia che attraversa l'intera area urbana dentro le mura. Qualcuno dirà che essendo in estate molti faentini sono in ferie. Ma questa non sembra possa essere la motivazione principale visto che dopo le 18,30, le stesse aree di sosta, presentano numeri di presenza più numerosi un po' ovunque.
Tra le aree soggette a questa desertificazione automobilistica ci sono sicuramente quelle regolamentate con la tariffazione alta, la fascia A. Si tratta precisamente del parcheggio di piazza della Penna, di via Cavour, quelli di piazza Martini, piazzetta Fratti e piazza XI Giugno, dei quattro corsi e di via Dogana. Ma non sembra passarsela meglio nemmeno il parcheggio di Gian Franco Ricci (ex piazza Rampi) e l'area di sosta posta lungo via Mura Torelli e il parcheggio di via Ceonia. Posti liberi, tanti, li si possono poi trovare in via Zucchini, piazza 2 giugno e lungo tutto il viale Baccarini. In compenso le aree libere come piazzale Pancrazi, futuro parcheggio scambiatore, non sembra essere preso d'assalto dai pendolari e non residenti. Stessa sorte sembra toccare anche al parcheggio del cimitero. Chi invece sembra essere soggetta ad un appeal da parcheggio gratuito sono le aree di sosta poste a sinistra del viale dello Stradone e di viale Tolosano soprattutto quelle in viale Mameli e Zambrini.
Altro problema che emerge in questo periodo, soprattutto dalle persone anziane, è l'immediatezza dell'utilizzo dei parcometri. Una difficoltà che in alcuni casi rasenta il grottesco visto che in alcuni parcheggi, soprattutto quello dell'ex piazza Rampi, si notano ragazzi di colore intenti a dare informazioni di utilizzo sul funzionamento delle colonnine blu alle persone in difficoltà chiedendo a loro volta un piccolo contributo per l'assistenza. Al di là dell'ironia visto che anche le arre con stalli bianchi non sembrano essere prese d'assedio, se non qualche rara eccezione, una domanda nasce spontanea. A questo punto non è che i faentini abbiano iniziato ad usare i garage?
Per trovare la risposta alla seconda domanda le cose invece cambiano. Stando alle stime ipotizzate e nell'avviso di gara pubblica il ricavo stimato per ogni posto auto è di 470 euro annui che, moltiplicato per 2.696 posti, raggiunge quota 1.267.120 euro annui. A questo consistente gruzzolo deve però essere sottratto l'importo stabilito come compenso alla ditta appaltatrice che ogni dodici mesi è di 380.136 euro. Di fatto in cinque anni, durata stabilita nel contratto, il comune stima di ricavare 6.335.600 euro mentre a Movs saranno riconosciuti 1.900.680 euro. In definitiva il comune stima un guadagno netto, in cinque anni, di 4.434.920 euro.