MASSA LOMBARDA | L'arena estiva contro la crisi, ma il nuovo cinema s'allontana

Ravenna | 12 Luglio 2013 Cronaca
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Il cinema estivo al museo della Frutticoltura tiene e non mancano le soddisfazioni. Ma la collaborazione tra Massa Lombarda e Bagnacavallo, guidata dal Cinecircolo Fuoriquadro che gestisce le due arene estive, è solo un punto di partenza per tessere una rete i grandi schermi della Bassa Romagna, compreso Lugo e Fusignano, e far fronte alla crisi degli spettatori. Parola di Davide Pietrantoni, assessore alla Cultura di Massa Lombarda, che di mestiere fa il dirigente a Cineca, la cineteca di Bologna. Ma gli appassionati dovranno attendere ancora parecchio tempo prima di veder sorgere la nuova sala polivalente, che ben si adatta alle proiezioni, dove una volta sorgevano gli impianti della Massalombarda, a pochi passi dalla San Vitale: il progetto è pronto da tempo, ma partirà quando Conserve Italia si lancerà nell'avventura immobiliare che, visti i tempi che corrono, fatica a decollare.

«Siamo soddisfatti, nonostante il calo del pubblico a livello nazionale - commenta Pietrantoni -. A Massa non abbiamo mai avuto numeri eccezionali, ma intendiamo il cinema come un vero servizio alle persone». A gestire le pellicole proiettate in via Amendola ci pensa il Cinecircolo Fuoriquadro, che a Bagnacavallo cura l'arena delle Cappuccine, la realtà più significativa del comprensorio. «E' una necessità per far fronte a una urgenza - continua l'assessore -. La crisi ha colpito soprattutto le multisala, ma questo non può essere un alibi: resistono solamente le strutture inquadrate in un progetto culturale. Le sale di Bagnacavallo, Lugo, Fusignano e quella attesa a Massa Lombarda non possono disperdere le forze. Il nostro pubblico è quello della Bassa Romagna, dobbiamo pensarla come una città di medie dimensioni con poco più di 100mila abitanti. Se è irrealistico ipotizzare una programmazione unitaria, serve perlomento un forte coordinamento». Il passaggio al digitale è una spada di Damocle che pende soprattutto sulla testa dei più piccoli. Il 2013 dovrebbe essere l'ultimo anno in cui vengono distribuite le prime visioni in pellicola. Un proiettore professionale viene a costare tra i 30 e i 40mila euro. Un bel salto per chi è abituato a chiudere i bilanci con pareggi risicati. «La speranza - aggiunge Pietrantoni - è che le società di distribuzione mettano in circolazione dischi blu ray, dvd ad alta definizione che non sfigurano sugli schermi più piccoli. In questo caso il proiettore costa tra i 5mila e i 10mila euro». Cifre decisamente più abbordabili. C'è attesa per la nuova sala polivalete che dovrebbe arrivare dove una volta sorgeva la Massalombarda. Tutto dipende dal privato: Conserve Italia, proprietaria dell'area, ha bonificato la zona con l'intento di realizzarvi case e spazi commerciali. In cambio di questa possibilità, il Comune avrà in cambio una sala polivalente da quasi 200 posti con vocazione cinematografica. Ma visti i tempi, sono pochi quelli che si mettono a investire in campo immobiliare. «Come amministrazione - rileva l'assessore Pietrantoni - abbiamo fatto il massimo. Con la seconda stesura della convenzione col privato abbiamo ottenuto standard urbanistici migliori e meno impattanti rispetto alla prima bozza, a partire dall'indice di edificabilità. E abbiamo ottenuto anche la consegna, chiavi in mano, di una sala polivalente, mentre il primo accordo prevedeva la cessione al Comune della palazzina che una volta ospitava gli uffici della Massalombarda». Meglio una struttura nuova di zecca che un edificio più grande, ma tutto da ristrutturare. Secondo il progetto, la palazzina degli uffici, unico edificio rimasto in piedi nel comparto, verrà abbattuta. Da quel momento scatterà il conto alla rovescia: Conserve Italia avrà un anno di tempo per realizzare la sala polivalente. Ma coi tempi che corrono, toccherà aspettare. «La convenzione stipulata nel 2012 - spiega Pietrantoni - vale dieci anni. Se entro quel termine l'azienda non si sarà mossa, allora si farà ricorso a meccanismi di compensazione». Ma la speranza è quella di vedere arrivare senza grandi intoppi il cinema sul grande schermo all'ex Massalombarda.
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